Sabato 29 marzo alle 18.30 presso la Libreria Rinascita
I sentimenti che proviamo dinanzi ai paesaggi alpini sono sempre molto intensi a spesso difficili da descrivere. Le due grandi categorie della contemplazione e dell’azione riescono forse a riassumere la maggior parte degli atteggiamenti: c’è chi preferisce “rimanere a distanza” e ammirare il paesaggio, e chi invece vuole esplorare avventurosamente, “avvicinarsi più che si può” e toccare con mano; c’è chi si sente parte della natura camminando lentamente in un bosco e chi invece deve sentirsi minacciato per sentirsi coinvolto nell’ambiente.
Eugenio Pesci presenterà le sue riflessioni sul significato del paesaggio nella cultura umana, con particolare riferimento ai paesaggi originari di acqua e roccia, di mare e montagna. Ci proporrà la sua interpretazione circa il modo contemporaneo di “produrre il paesaggio”, di produrre i significati che attribuiamo alle realtà naturali. Tra i paesaggi originari, i “luoghi elevati” sono sempre stati al centro della riflessione culturale sul complesso rapporto uomo-natura. Nel suo lavoro Pesci ha identificato i momenti cruciali nell’evoluzione della sensibilità estetica per il paesaggio alpino, passando attraverso, il pensiero dei filosofi e le opere degli artisti, sino a considerare gli aspetti più moderni e sportivi del rapporto uomo-montagna.
Eugenio Pesci (Milano 1961) è laureato in Filosofia e insegna Filosofia e Storia nei Licei a Milano. Arrampica dal 1974. Ha percorso molte vie classiche e moderne sulle Alpi, ed ha aperto circa venti nuovi itinerari su roccia, in prevalenza molto difficili, nel gruppo delle Grigne, che frequenta in modo intensivo da alcuni decenni. Ha inoltre attrezzato monotiri sportivi in Verdon, Val Formazza, Sardegna, Campania, oltre che nel Lecchese. Ha redatto svariati articoli tecnici di arrampicata sportiva e alpinismo per le principali riviste europee di settore, ed è stato ospite, negli anni, di molte trasmissioni radiofoniche e televisive dedicate alla montagna. Dal 1997 si è dedicato a studi di estetica del paesaggio alpestre, ed è stato professore a contratto di Estetica presso la Facoltà di Architettura del Politecnico di Milano. Fra le principali pubblicazioni ricordiamo, oltre alle numerose topoguide di arrampicata dedicate alla zona di Lecco, i seguenti volumi: E. Pesci,”La montagna del cosmo.Per un’estetica del paesaggio alpino”, Torino CDA 2000; “La scoperta dei ghiacciai”, Torino CDA 2001; “Dai paesaggi originari ai non luoghi alpestri”, Torino CDA & Vivalda, 2002. Ha inoltre redatto il volume “Le Grigne. Guida dei monti d’Italia”, CAI TCI 1998, e un testo dedicato al libertinismo francese del Settecento, con edizione italiana e traduzione del romanzo filosofico “Pigmalione” di A.F. Deslandes. Sta attualmente svolgendo un dottorato in Letteratura Italiana presso l’Università di Turku, in Finlandia, sul tema dei legami fra irrazionalismo e letteratura alpinistica italiana nella prima metà del Novecento.