Non bisogna pensare a un mondo con la città al centro e tutto il resto ai margini, mera periferia con funzioni ancilìari alla città stessa, ma bisogna cominciare a leggere il territorio come un sistema complesso, con parti molto abitate e parti poco abitate, zone ad alto impatto industriale e zone a basso impatto, segmenti con elevata biodiversità e distretti dove la biodiversità è ormai azzerata o quasi. In quest’ottica la città ha bisogno della montagna esattamente come la montagna ha bisogno della città, perché noi non siamo solo abitanti di questo o quel luogo, ma siamo tutti cittadini del mondo, e dovremmo lottare per difendere le differenze, le peculiarità, le ricchezze di ogni singolo ecosistema, naturale o umano che sia.
Intervista a Enrico Camanni dal bimensile del CAI
“La Rivista” di marzo/aprile 2009
Racconto selezionato all’ottava edizione “L’anziano si racconta” manifestazione culturale del Sindacato Pensionati Italiani SPI-CGIL.
Opuscolo stampato in occasione della giornata “In Montagna senz’ auto” promossa dal TAM Regione Marche
Disegni, foto e realizzazione grafica: William Scalabroni e Marco Morganti
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