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RIPARTIAMO CON IL PIEDE GIUSTO! AI CONFINI DEL PARCO

Domenica 21 giugno 2020 ce ne andremo sul Monte Ceresa a camminare su di un anello che, partendo da Piedilama, ci porterà su una cresta panoramica, da cui volgere lo sguardo verso la Laga a sud ed i Sibillini a nord, attraversando una stupenda faggeta, per far ritorno all’abitato di Pretare con le sue cicatrici. Sarà il battesimo escursionistico per risollevarci dopo l’ennesima dura prova occorsa ai nostri territori.L’iscrizione è riservata a 10 soci della sezione di ASCOLI PICENO con prenotazione obbligatoria, su WhatsApp, o SMS,  al 328 2241428 entro le ore 20 di venerdì 19 giugno, previa visione delle… Leggi tutto »RIPARTIAMO CON IL PIEDE GIUSTO! AI CONFINI DEL PARCO

RIPRESA DELLE ATTIVITA’

Gli organi tecnici della Sezione stanno definendo il nuovo programma di attività: gruppi piccoli, escursioni ragionevolmente facili e vicine per agevolare una ripresa graduale e semplificare gli spostamenti.  Indispensabile la prenotazione entro il venerdì, essere in regola con il tesseramento (i soci iscritti o che rinnovano hanno precedenza sui non iscritti), autocertificare lo stato di salute, aderire al protocollo delle uscite in merito al distanziamento e all’igienizzazione.Passo dopo passo, da bravi montanari, ci riprendiamo il piacere di frequentare la natura e le comunità del nostro Appennino.  Abbiamo imparato che la libertà e la socialità sono beni preziosi e niente affatto… Leggi tutto »RIPRESA DELLE ATTIVITA’

RIAPERTURA SEDE

A partire dal 19 giugno la sede riapre il venerdì dalle h18:30 ale h20:00 (mercoledì chiuso), nel rispetto delle regole di distanziamento e di igienizzazione: entreremo in numero max di 3 persone (fila di attesa in corridoio), per il tempo necessario agli adempimenti, mentre saluti e scambi di ‘ben ritrovati’ si terranno in cortile.  Obbligatorio indossare correttamente la mascherina e igienizzare le mani all’ingresso (dispenser). Vi aspettiamo, mascherati e distanziati!  

IN MONTAGNA, DISTANZIATI E RESPONSABILI

Salvo rettifiche o restrizioni regionali/comunali, da lunedì 4 maggio sarà consentita l’attività motoria individuale, anche con utilizzo di mezzi ed entro il confine regionale. Ricordiamo che l’emergenza non è affatto terminata: oggi più che mai, come popolo della montagna abituato alla responsabilità e alla rinuncia, dobbiamo essere prudenti.
1. Evitiamo gli assembramenti e rispettiamo le regole di distanziamento, consultabili sul sito del governo (link alle FAQ in fondo).Indossiamo la mascherina nei locali chiusi e in prossimità di altre persone. Disinfettiamo le mani e le superfici di contatto promiscuo.
2. Come sempre, studiamo il giorno prima le condizioni meteo e un percorso adatto alle nostre capacità.  Vestiamo e alimentiamoci in modo adeguato. Lasciamo detto a familiari o amici dove andiamo e quando torniamo.  
3. Abbiamo perso allenamento fisico e abitudine: ora più che mai, dobbiamo fare la nostra parte per evitare interventi in ambiente da parte del Soccorso Alpino e del personale sanitario. Sempre impegnativo, un soccorso è reso oggi più difficoltoso dalle procedure di emergenza ed espone gli operatori a rischi ulteriori.
Sono cautele che dobbiamo a noi stessi, al sacrificio di tanti medici e infermieri che hanno lottato per la nostra salvezza, a tutti i lavoratori che ci hanno permesso di restare al sicuro nelle nostre case.  E anche ai molti, troppi che ci hanno lasciato.
La salute e la libertà sono i nostri beni più preziosi. Restiamo responsabili, sempre.

http://www.governo.it/it/faq-fasedue

https://www.appennino.tv/2020/05/02/dal-4-maggio-montagne-aperte-in-ogni-regione/

(foto Sergio Barboni)

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IL CAI SCRIVE AL GOVERNO: TEMPO DI TORNARE A OCCUPARCI DELLE NOSTRE MONTAGNE?

“Le montagne hanno bisogno di noi” (e noi di loro): “Servono risposte urgenti per ripartire e per la tutela psicofisica dei frequentatori della montagna”

Le richieste di chiarimento sul DPCM del 26 aprile
2020 del Club alpino italiano in una lettera inviata
oggi al Presidente del Consiglio dei Ministri
Giuseppe Conte.

Continua Torti nella lettera: «Vogliamo tornare a prenderci cura dei rifugi e dei sentieri di montagna, perché ora “Le Montagne hanno bisogno di noi”, così come noi di loro». Infatti, pur nella consapevolezza delle difficoltà di armonizzare l’esigenza  rimaria di tutela della salute pubblica, arginando la diffusione del Covid-19, con la ripresa graduale delle attività economiche e sociali per non vanificare i sacrifici fatti finora, il Cai vuole fare chiarezza a nome dei suoi 327.143 Soci e di tutti coloro che amano e frequentano le montagne. Così, per evitare interpretazioni territorialmente difformi, con quanto ne deriverebbe, anche in termini sanzionatori, sono stati chiesti i seguenti chiarimenti:

1. Preso atto che “non è consentito svolgere attività  udica o ricreativa all’aperto”, ma è consentito svolgere individualmente “attività sportiva o attività motoria” con l’unica prescrizione di una differenziata distanza di sicurezza interpersonale, si chiede se alpinismo ed escursionismo siano da considerare attività ludico/ricreative o sportivo/motorie e, in questo secondo caso, se i connessi trasferimenti in ambito regionale possano ritenersi, a tal fine, consentiti.

2. Posto che i rifugi alpini costituiscono strutture di accoglienza e presidi culturali e di soccorso in tutte le nostre montagne e prestano anche attività di ristorazione, si chiede se, in base a quanto previsto alla lettera aa), possano annoverarsi tra le attività cui è consentita la ristorazione con asporto, fermo il divieto di consumare i prodotti  ll’interno o di sostare nelle vicinanze, e se, in unʼottica di riapertura, possono essere raggiunti dal gestore/custode o dal delegato sezionale per effettuare i lavori di manutenzione.

3. La manutenzione di migliaia di chilometri di sentieri, oltre a consentirne la percorrenza in sicurezza da parte di milioni di utenti, svolge la duplice funzione di tutela e vigilanza da rischi idrogeologici e di assicurare una linea tagliafuoco in caso di incendi boschivi: si tratta di una attività che migliaia di volontari del Cai  evono svolgere in modo continuativo, pena gli inevitabili smottamenti e l’invasione dovuta alla progressiva espansione degli habitat naturali.
Si chiede se, stante la sua manifesta utilità sociale, si tratti di attività che dall’entrata in vigore del DPCM in oggetto sarà consentita.
Qualora non lo fosse, si confida che la S. V. vorrà tenerne debitamente conto nel già previsto aggiornamento successivo.

4. Il precedente divieto di “spostarsi in un comune diverso” è stato rimosso e, sempre alla lettera a), è stato sostituito con il divieto di “spostarsi in una regione diversa”: si chiede se, sempre per i soli spostamenti consentiti, ciò possa avvenire nell’ambito dell’intero territorio regionale, così superandosi il limite comunale rimosso; in tale caso, si chiede, altresì, se il generico accesso a parchi, ville e giardini, fermi distanziamenti e divieti di assembramento, sia riferibile all’intero territorio regionale o se sussistano limiti più contenuti dei quali, però, non vi è indicazione nel DPCM. assicurare possibilità elevatissime di distanziamento e possono garantire sia la ripartenza economica di aree fragili, sia la tutela del benessere psicofisico di milioni di frequentatori.

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MONTAGNE VERDI (MI RICORDO).

Apriamo una riflessione su tempi e modi del ritorno in montagna, terreno di distanziamento per eccellenza: rigorosamente diradati, a piccoli gruppi, dove si può perfino a piedi dalle città, per evitare assembramenti e/o inquinamento veicolare. E la manutenzione della sentieristica? I codici ATECO delle attività forestali e della cura del paesaggio sono ripartiti già dal 10 aprile: perché non i soci CAI che sanno e si occupano dei sentieri? Sono gl i stessi che li aprono e li segnano, li tracciano, pubblicano relazioni carte e guide. Perché non fidarsi di quella parte del terzo Settore che col proprio lavoro volontario permette a chiunque di camminare per boschi e per monti? In che condizioni saranno i sentieri questa estate, quando le persone cercheranno mete di prossimità sul nostro Appennino e troveranno frattoni impraticabili? I sentieri non sono solo una risorsa psicofisica per chi cammina, ma anche una leva di sostegno per le comunità di montagna che dopo quattro anni e quattro commissari ancora aspettano la ricostruzione, che vivono di piccole economie locali e filiere corte. Che quest’anno potrebbero beneficiare di un turismo lento, consapevole, diradato per scelta e vocazione.
Per ora, a favore, la voce autorevole di Stefano Ardito.
Che ne pensate?

(foto Sergio Barboni)
https://www.stefanoardito.it/2020/04/27/montagna-e-sentieri-chiusi-che-errore-professor-conte/?fbclid=IwAR3cKWskMsRXAwSSgGfcFLjYJDLYmokAlFZvlGe8mMMp2RNHZfa9kFlA9VQ

 

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CASTELLUCCIO IN TIMELAPSE

Un video suggestivo realizzato da Scenari Digitali srl con la tecnica del timelapse: Castelluccio, immersa in luce, nuove e in un mare di impalpabili nebbie al seguente link: https://www.youtube.com/watch?v=fHOxflKcmKY

LA MONTAGNA A CASA CON IL CAI

Prosegue il ciclo di film su canale youtube del CAI, dalle h21 del giorno indicato e fino a 30minuti dopo la fine del film, poi il giorno successivo in replica, a partire dalle h17:30 fino a 30min dopo la conclusione. Programma giorni e orari al link:
http://www.loscarpone.cai.it/news/items/i-primi-film-del-cinema-di-montagna-protagonisti-sugli-schermi-cai.html?fbclid=IwAR2n8-za_7ojcUmd5UNoP-6jGQw0hrfbSk99npL1FIWtgPSAopCD2dxJrls

 

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