Venerdì 25 luglio avremo ospite Enrico Camanni, tra i più noti storici dell’alpinismo in Europa.
Camanni presenterà il suo nuovo libro Il viaggio verticale, e discuterà con noi sulle possibili definizioni della scalata.
L’incontro avrà luogo presso il Rifugio Paci, alle ore 18, e chi vorrà potrà trattenersi a cena (prenotare al 333 298 0252).
Che cos’è la scalata, se non un viaggio verticale? L’uomo o la donna che si sollevano da terra e intraprendono una scalata sono esploratori di uno spazio che non appartiene loro. Scalare e viaggiare nascondono lo stesso segreto, rispondono alla stessa parola d’ordine: leggerezza. Secondo Enrico Camanni l’esperienza di un “viaggiatore verticale” ha molteplici dimensioni: quella fisica, legata al peso del corpo, all’inesorabile legge di gravità, e alle buone pratiche per affrontarla con successo; quella sensoriale, che allena oltre ai muscoli anche lo sguardo, il tatto, l’udito, e analizza tutte le relazioni con la materia circostante, sia essa la roccia o l’aria; e soprattutto, quella spirituale che indaga e interroga i movimenti dell’anima che preparano e accompagnano l’esperienza della scalata.
Enrico Camanni, alpinista e giornalista torinese, ha fondato il mensile “ALP” e la rivista internazionale “L’Alpe”. Oggi dirige il trimestrale “Turin” e collabora con “La Stampa”. Ha scritto Di roccia e di ghiaccio. La storia dell’alpinismo in 12 gradi (Laterza 2013) e aggiornato La storia dell’alpinismo di Gian Piero Motti (Priuli & Verlucca, 2013). Ha trattato le Alpi contemporanee ne La nuova vita delle Alpi (Bollati Boringhieri, 2002), Il Cervino è nudo (Liaison, 2008) e Ghiaccio vivo. Storia e antropologia dei ghiacciai alpini (Priuli e Verlucca, 2010). Ha scritto sei romanzi ambientati in diversi periodi storici e curato i progetti del Museo delle Alpi al Forte di Bard, del Museo interattivo al Forte di Vinadio e del Museo della Montagna di Torino. E’ vicepresidente dell’associazione “Dislivelli”.